Da ricerche effettuate presso la biblioteca nazionale del CAI a Torino ed anche presso l’Archivio della sezione di Maccugnaga (reperite da Teresio Valsesia, già Vice Presidente Generale del CAI e già direttore della “Rivista del CAI”) sono emerse le notizie di seguito riportate:
Già nel 1934 risulta essere presente una Sezione Universitaria:
(Rivista Mensile CAI – marzo 1934. XII  - n° 3 - Viene nominato presidente  della Sezione il dott. Michele Pellegrino Lise in sostituzione di Gaetano Arnoni );
Nel 1940 viene sollecitata la costituzione di una Sezione  cosentina del CAI, in sostituzione della Sezione Universitaria da una insegnante di tedesco operante a Cosenza, Nerina Slataper, triestina e discendente di una famiglia di noti alpinisti (vedi bivacco “Slataper” lungo la via normale di salita sul monte Sorapis – dolomiti bellunesi)
Nel 1941 viene ufficialmente costituita la Sezione di Cosenza:
(Presidente dott. Italo Tavolaro – Le Alpi – rivista mensile del Centro Alpinistico Italiano – Roma maggio – giugno – 1940 - 41);
Nel 1941 il Presidente Italo Tavolaro viene sostituito dal reggente dott. Alberto Bianco:(Le Alpi – rivista mensile del Centro Alpinistico Italiano – Roma settembre – ottobre– 1940 - 41);
Nel 1945 il Notiziario Mensile del Club Alpino Italiano “Le Alpi” n° 11- 12 – settembre – ottobre 1945 pubblica: Cosenza – Notizie provenienti da quella città ci hanno fatto conoscere che i locali di quella Sezione vennero distrutti per evento bellico. Poco o nulla si è potuto recuperare. Esiste tangibile, però,  la buona volontà e l’entusiasmo dei soci e dei dirigenti i quali, anche con sacrificio personale hanno attrezzato nuovi locali di fortuna esprimendo tutto il loro desiderio fattivo per la rinascita efficiente dell’alpinismo della zona.
La stessa notizia è riportata sul Notiziario della Reggenza di Roma per le Sezioni Centro Meridionali del settembre 1945.
La Sezione era ubicata in via Rivocati
Altre notizie sulla vita successiva della Sezione le apprendiamo da un opuscolo della Sezione CAI Cosenza che recita;
Raduno Autosciatorio – Prima Coppa della Sila – Camigliatello Silano 16 – 17 febbraio 1952 (Programma e Regolamento – Comitato Promotore:  dott. Francesco Bianco – Presidente del Club Alpino Italiano Cosenza; Comitato esecutivo: cav. Francesco Flavio – Segretario del CAI – Comitato Tecnico Sportivo: dott. Sergio Paolini, Ettore Cozza, Ettore Amato, Franco Bosco , Mario Formoso - dello SCI CAI Cosenza).
Nell’opuscolo si precisa che la manifestazione è organizzata  dal CAI di Cosenza e che le iscrizioni alla gara di discesa dovranno essere inoltrate al CAI di Cosenza, piazza T. Campanella, n° 6.
Alla fine degli anni 50 si perdono le tracce della Sezione di Cosenza del CAI
Nel 1989, durante un’escursione invernale sul Pollino (Serra del Prete), due escursionisti cosentini, Giuliano Belcastro e Peppino Sirangelo che da anni frequentano le montagne calabresi, si incontrano con un altro escursionista solitario che li aveva preceduti sulla vetta. Questi era Primo Galiano di Scalea che si presentava: Primo Galiano CAI di Bari – gli veniva risposto – Giuliano Belcastro CAI Bolzano.
Questi tre escursionisti, costretti ad iscriversi a Sezioni del CAI molto distanti dai loro territori, decidevano di attivarsi per la riapertura a Cosenza di una Sezione del Club Alpino Italiano.( Si ripeteva, con le dovute proporzioni,dopo più di un secolo, quello che era successo a Quintino Sella ed i suoi amici, tra i quali Giovanni Barracco, sul Monviso dove avevano deciso di fondare il CAI)
Il verbale di costituzione  della Sezione cosentina del CAI porta la data del 10 dicembre 1989, alle ore 19,00 presso i locali del CONI di Cosenza.Il Consiglio Centrale del CAI – Milano – nella seduta del  03febbraio 1990 deliberava  la costituzione della Sezione di Cosenza.
La prima assemblea si svolge in data 09 marzo 1990; la stessa elegge il primo Consiglio Direttivo nelle persone di:
Roberto Berardi, Antonio Cacciani, Raffaello Capilupo, Sandro Ceraudo, Carmine Felicetti, Primo Galiano, Aldo Lione, Giovanni Manco, Giuseppe Martino, Marco Noci, Antonio Scalfari, Giuseppe Sicilia, Giuseppe Sirangelo, Luisa Talarico.Alla carica di Presidente viene eletto Giuliano Belcastro, già iscritto dal 1983 alla Sezione del CAI di Bolzano.La Sezione cosentina del CAI si rende subito protagonista di un effetto a catena. Si rende promotrice, sostenendo ed aiutando Mimmo Santone a ricostituire la Sezione di Catanzaro (anch’essa presente sin dal 1878 ma scomparsa negli anni).Nel 1998 viene costituita la sottosezione di Frascineto, e nel 1999, da una costola di Cosenza, viene costituita la Sezione di Castrovillari (la sezione del Pollino).Nel 2013, un gruppo di soci di Cosenza, residenti ed operanti nell’alto tirreno cosentino fonda la Sezione di Verbicaro (la Sezione dell’Orsomarso).
La sezione di Cosenza, divenuta nel frattempo la più grande sezione del mezzogiorno d’Italia, in questi anni ha svolto un grande lavoro per lo sviluppo dell’escursionismo nella nostra regione per la sentieristica, per la segnaletica, svolgendo opera di educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso i suoi volontari.
La sezione è impegnata nello studio e nella conoscenza delle montagne calabresi e nella tutela del loro ambiente naturale.
Negli ultimi anni, attraverso una convenzione con il Parco Nazionale della Sila, ha realizzato, unitamente alla Sezione di Catanzaro, la rete sentieristica del Parco secondo i criteri del Catasto Nazionale dei Sentieri del Club Alpino Italiano.